Il grifone euroasiatico (Gyps fulvus) è una delle presenze più maestose nei cieli dell’Appennino centrale, con i suoi oltre 2 metri e 70 centimetri di apertura alare. Questo grande avvoltoio, presente in Europa meridionale, nord Africa, vicino Oriente ed Asia, frequenta zone collinari e montuose con presenza di pareti rocciose, su cui nidifica formando colonie composte da parecchi individui. I grifoni sono necrofagi, nutrendosi esclusivamente di carogne, che individuano passando molto tempo in volo, anche a quote considerevoli. Il capo ed il collo sono coperti da un corto piumino, per facilitare l’accesso all’interno delle carcasse.
Nel corso del diciannovesimo e ventesimo secolo il grifone, originariamente presente sulle Alpi e sull’Appennino, si è estinto completamente dall’Italia peninsulare a causa di azioni di bracconaggio ed avvelenamento, e della scarsità di cibo causata dai cambiamenti nelle pratiche di gestione del bestiame, che hanno portato ad una riduzione della disponibilità di carcasse. Dagli anni ’70, progetti di reintroduzione hanno portato alla ricostituzione di colonie in nord, centro, sud Italia e sulle isole, le quali hanno mostrato complessivamente un promettente trend di crescita.
Nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino, in Abruzzo, i grifoni sono una presenza ben nota a chi frequenta la montagna. Da metà mattinata, con il suolo che si scalda, iniziano a veleggiare sfruttando le correnti ascensionali accompagnano gli escursionisti lungo le pendici del Monte Velino, del Cafornia o del Magnola. La loro attuale presenza nel Parco, tuttavia, risale a poco meno di trent’anni fa. I primi esemplari, provenienti dalla Spagna, sono stati reintrodotti nella Riserva Naturale Orientata del Monte Velino dal Corpo Forestale dello Stato nel 1994, e fino al 2002 oltre 90 individui sono stati liberati nella Riserva. Ad oggi, con oltre 300 esemplari, la popolazione è cresciuta sostanzialmente, e processi dispersivi hanno portato alla fondazione di colonie satelliti in diversi massicci montuosi dell’Appennino centrale.
L’osservazione di questi magnifici uccelli nell’aspro panorama montuoso della Marsica, fa viaggiare la mente verso le vette Andine dove i condor, lontani parenti del grifone, dominano i cieli.